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Settembre, un po’ come gennaio, ci fa pensare a nuovi progetti ed in genere a nuovi inizi; ma settembre è anche il mese in cui salutiamo l’estate e spesse volte anche le speranze ed i buoni propositi che ci eravamo riproposti.
Luigi Pirandello in questa breve poesia, riesce a cogliere entrambi gli aspetti che caratterizzano il mese di settembre.

Le speranze se ne vanno
come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i nidi
che di gridi
già sonaron brevi e gaj:
vaghe rondini, se mai
con i raj
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.
La poesia “Settembre” fu pubblicata su Nuova Antologia il 16 agosto del 1910.