
Diamo il benvenuto al mese di luglio con una poesia in cui inaspettatamente l’estate è colta nella sua bellezza più devastante.

Quando su ci si butta lei,
Si fa d’un triste colore di rosa
Il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
Macina scogli, splende,
È furia che s’ostina, è l’implacabile,
Sparge spazio, acceca mete,
È l’estate e nei secoli
Con i suoi occhi calcinanti
Va della terra spogliando lo scheletro.
La poesia “Di luglio” è stata scritta da Giuseppe Ungaretti nel 1931 ed è contenuta in Fine di Crono, una sezione della raccolta “Sentimento del tempo”